#GHDay – Cosa ho imparato partecipando al Growth Hacking Day 2019

Parliamo velocemente di cosa è il Growth Hacking Day 2019.
Se mi avessero detto due anni fa che le compagnie avessero avuto un reparto di growth hacking, avrei alzato le spalle 🤷‍♂️e mi sarei girato.

Oggi molti tentano di cavalcare l’onda, specialmente le agenzie che si occupano del marketing tradizionale. Ma in tanti non hanno ancora capito che essere un growth hacker è molto più complesso del creare una campagna marketing e seguirla su Facebook.
Essere un growth hacker significa saper sperimentare e trovare il modo giusto per poter far crescere un’azienda.

Chi c’è dietro il Growth Hacking Day

Parliamo degli organizzatori, sono 4 e sono cazzutissimi.

Raffaele Gaito: Growth Hacker
Andrea Roberto Bifulco: Director @ Startup Grind
Gerardo Forliano: CEO @ Growthalia
Luca Barboni: Head of Growth @ 247x

Ognuno di loro ha competenze orizzontali su una miriade di argomenti, oltre ad essere degli animali da palcoscenico e avere tutta l’esperienza necessaria per parlare di growth hacking sulla scena italiana e non solo.

Parliamo di numeri

Che numeri ha fatto il growth hacking day 2019.

  • 2 Giorni di Workshop
  • 17 Ore di evento
  • 15 Speech sul palco
  • ∞ Possibilità di incontri, networking e cena con gli speaker

Chi sono speaker di questa edizione

Gli speaker:

Cosa ho portato a casa dall’evento

Parliamo sicuramente dell’evento più grande d’Europa.
Tornando a casa, in treno, ho ripreso gli appunti che avevo trascritto sul mio iPhone. Mi sono reso conto che effettivamente qualcosa stava cambiando e che le storie che erano state raccontate all’evento mi avevano affascinato, e non poco.

Ho realizzato che non importa se sei una startup o una grande corporate, il growth hacking è un valido alleato per la crescita di un’azienda, e che non è un approccio al marketing ma è un modo di pensare, viene definito un mindset (una mentalità). Questo ti permetterà di continuare a far crescere l’azienda, anche quando le regole che esistono in questo momento, cambieranno.

Alle storie motivanti si è aggiunto il fatto di poter fare networking, grazie alle pause inserite, il che rende la cosa un’opportunità fantastica, il poter scambiare quattro chiacchiere con gli speaker che sono rimasti tra le persone per tutta la durata dell’evento. E questo mi ha permesso di fare un sacco di domande che in altro modo non sarei riuscito a fare.


Non è semplice parlare dell’argomento in un articolo così breve, ma se ti stai avvicinando al growth hacking allora non puoi fare a meno di approfondire la cosa. Questo evento è sicuramente un inizio, ma non è l’unico che devi utilizzare. Ti lascio con qualche risorsa che reputo indispensabile per cominciare a capire che cos’è il growth hacking.
Chi può dirlo, forse ci vediamo al prossimo evento.

Ti lascio con un paio di link che potrebbero essere utili per approfondire l’argomento:

  • Libro, Il libro italiano sul growth hacking, a mio parere meglio realizzato, di Raffaele Gaito
  • Libro, il libro capostipite, direttamente dal padre del growth hacking, Sean Ellis
  • Blog, dal quale prendere diversi spunti, anche questo di Raffaele Gaito
  • Youtube, i video dei Ghday, passato, presente e futuro
  • GHDay, il sito della conferenza che si aggiorna con le nuove edizioni, così da non poter perdere un’altra volta l’occasione di esserci

Spero di essere stato utile a qualcuno ☺️